Frecciata del difensore nerazzurro prima della finale di Champions: le dichiarazioni sul Napoli fanno discutere
L’Inter ha lottato fino all’ultima curva per confermare lo scudetto conquistato la scorsa stagione, ma a spuntarla, alla fine, è stato il Napoli di Antonio Conte. Il 2-0 casalingo contro il Cagliari ha chiuso ogni discorso: lo scudetto è tornato all’ombra del Vesuvio.
Mentre a Napoli si festeggia, però, a Milano c’è chi guarda oltre. Francesco Acerbi, colonna della difesa interista, ha parlato ai microfoni di TNT Sports Mexico a pochi giorni dalla finale di Champions League contro il PSG, e le sue parole hanno fatto rumore.
Per gli azzurri è stata una rivincita totale: un anno fa il disastroso decimo posto, oggi il tricolore sul petto. In mezzo, un percorso di ricostruzione, sacrificio e orgoglio, in un’annata che sembrava iniziata tutta in salita.
Ma Acerbi è stato netto, senza diplomazia, senza giri di parole. “La cosa migliore è alzare la Champions. Se a inizio stagione mi avessero detto che avremmo perso il campionato ma saremmo arrivati in finale, io avrei scelto la Champions tutta la vita”.
Nell’indice dei 50 giocatori più influenti, il riferimento a Lukaku è di 84,3 (stesso dato della stella dell’Atletico Madrid, Antoine Griezmann). I due (a pari merito in decima posizione) risultano curiosamente anche i giocatori più “anziani” nelle prime decime posizioni, rivelandosi piuttosto incisivi per la loro età in relazione alla grande energia e verve dei competitor.
Spalletti e l’emozione per lo Scudetto del Napoli
Per quanto riguarda le statistiche particolari della classifica, Big Rom si è dimostrato superiore a molti altri nel gioco aereo (indice di 59, terzo nella top10), mentre è risultato piuttosto carente in altri fondamentali come la distribuzione del gioco e l’assistenza e la finalizzazione. Tuttavia, il tutto pare piuttosto equilibrato, senza particolari alti o bassi. Per Lukaku, dunque, la stagione 24/25 è stata la prova di un ritorno ad alti livelli di competizione e di una maturità enorme, che lo ha reso trascinatore di questo Napoli.
La Festa Scudetto con il bus scoperto ha emozionato Spalletti (LaPresse) SpazioNapoli
“Hanno conquistato uno straordinario titolo e poi si sa che quando c’è qualcosa che riguarda Napoli viene messo in risalto dal sentimento e dalla bellezza dei napoletani. Io lo so bene, mi manca solo quel pullman lì e ho pianto due ore a vederlo. Sono feste che ti coinvolgono in maniera particolare e me le sono gustate anche io, pur avendole vissute in precedenza. Quindi al Napoli si dice bravi, bravissimi”.
L’ex allenatore del Napoli, quindi, ha sottolineato che dell’esperienza in azzurro gli è mancato praticamente solo la festa in strada con il popolo napoletano. E dato che nel 2023 erano trascorsi 33 anni dall’ultimo tricolore, l’esplosione di gioia sarebbe stata doppia. Purtroppo, per motivi logistici all’epoca non è stata organizzata.
Questa volta, però, Napoli ha preparato tutto in tempo e ha mostrato quanto sia stato bello organizzare un evento così corale, davanti ad una scenografia degna dei migliori set cinematografici. Settanta milioni di persone da tutto il Mondo hanno guardato ipnotizzati le immagini del Lungomare di Napoli dipinto d’azzurro.