Roma soccer market, it’s the hunt for nine: Lucca in pole, but Emegha is also liked

Not only coach. Roma is also moving on the striker market, with the aim of reinforcing a department that has suffered in terms of continuity and goals this season. The casting has already started: at the top of the list is Lorenzo Lucca, but among the names being followed there is also Emanuel Emegha, a center forward born in 2003 on the strength of Strasbourg.

Coming back from a convincing season with Udinese, Lorenzo Lucca scored 11 goals and 2 assists in Serie A with the bianconeri jersey, attracting the attention of several clubs, including Roma itself. At 2.01 meters tall, a modern striker with good mobility, the class of 2000 represents a profile already ready for our league. Ghisolfi considers him an excellent option both for the present and for future growth.

Younger and yet to be discovered is Emanuel Emegha, a Dutch striker with Nigerian citizenship, currently at Strasbourg, a Red Bull Galaxy club. Born in 2003, Emegha is 1.95 tall and combines power, progression and decent technique. In Ligue 1 he finished the season with 14 goals and 3 assists, showing ample room for growth. He already has experience in the Eredivisie and Bundesliga (Sturm Graz, Sparta Rotterdam, Stuttgart) and his profile is of great interest because of his prospects and resalable potential.

Lucca, linked to Udinese with a contract until 2028, has attracted the interest of several Italian clubs and now has a rather high market value, close to 25 million euros. Similar discourse for Emegha, both in terms of the length of his contract with Strasbourg and the cost of the card: the Dutch center forward of clear Nigerian origins has exceeded a valuation of 20 million euros.

Tra queste, due nomi pesanti: Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri. Entrambi sono liberi, ma – stando ai loro entourage – ancora non sarebbero stati contattati. Per Leggo e Il Messaggero, ieri le voci sull’ex Lazio hanno ripreso quota e ora sarebbe lui il favorito, mentre per La Repubblica sarebbe Max il preferito tra i due.

Dovbyk al massimo in panchina, spazio quindi ancora una volta a Eldor Shomurodov. L’uzbeko sarà l’unico centravanti di riferimento nella sfida contro il Torino, scrive oggi il Corriere dello Sport. Accanto a lui contro il Toro potrebbe esserci ancora spazio per Saelemaekers come seconda punta, con Soulè largo a destra. In mezzo al campo mancheranno sia Paredes che Pellegrini: Koné tornerà a fare il play con Cristante e Pisilli, quest’ultimo favorito su Gourna Douath.

IN AGGIORNAMENTO…

Esempio?
“Dopo una festa di carnevale, durata fino a notte tarda, arriviamo al campo in condizioni pessime. Ranieri ci vede, capisce, alleggerisce il programma e ci manda via.”

Balzo indietro: 18.12.1999, Cassano segna un gol magnifico all’Inter. Il passaggio è il suo…
(Sorride) Con Antonio che ripete: “È l’unico buono che hai fatto“. E io: “Pensa se lo sbagliavo“. Quella rete gli ha cambiato la vita e lo ripete spesso, anche perché in precedenza aveva sbagliato due occasioni non complicate; (pausa) è dai momenti difficili che può nascere il meglio.”

I suoi momenti difficili.
“Il primo anno alla Roma: ogni volta che prendevo la palla, erano fischi; se c’era una contestazione, quando uscivo da Trigoria la mia macchina ballava.”

Paura?
“No, ma all’inizio del secondo anno, in ritiro, c’erano i tifosi che urlavano “te ne devi andà“. Raggiungo Spalletti per chiedere di essere ceduto. “Mettiti l’anima in pace, no“.”

Chi l’ha consolata?
“La famiglia, mio figlio che aveva un anno.”

Nello spogliatoio?
“Damiano (Tommasi): era successo pure a lui e dividevamo la stanza: “Come fischiano, un giorno ti applaudiranno“.”

Tommasi aveva ragione.
“In quella fase Spalletti era in crisi, la società gli aveva dato dieci giorni. Arriviamo a Genova, contro la Sampdoria, e mi cambia posizione. Andò benissimo.”

L’Europeo in Portogallo, quello dello sputo di Totti a Poulsen.
“Lo aveva massacrato, e mi dispiace perché in quell’occasione è uscito un Francesco lontano dalla realtà.”

Totti era ingombrante…
(Stupito) Cosa? Un punto di riferimento, poi in tutte le occasioni extra-campo lo mandavamo avanti: “Tanto vogliono solo te“. E noi ci davamo di lato.”

In campo ha mai avuto paura?
“Sempre! Tutti la provano. Magari prima del match mi ripetevo: “Ma non era meglio andare a mangiare al mare?“. Poi in campo spariva.” (…)

Lei chi è?
“Non lo so, però mi piacerebbe che la gente mi apprezzasse in quanto Simone e non come Perrotta.”

Fonte: Il Fatto Quotidiano

L’articolo Perrotta: “Quanti fischi il primo anno di Roma. A Spalletti chiesi di essere ceduto, mi rispose ‘scordatelo’. Cicinho? Mai visto alticcio in allenamento” proviene da Giallorossi.net | Notizie AS Roma, Calciomercato ed Esclusive.

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