Alessandro Calori elogia quanto fatto delle Zebrette, 7 punti nelle ultime tre partite: “L’Udinese di oggi può dare continuità alle ultime prestazioni, e anche ai risultati ottenuti sul campo. Credo che piaccia a tutti coloro che seguono l’Udinese Diamo anche atto all’elasticità e all’intuizione dell’allenatore, che ha capito che la squadra può esprimersi ancora meglio con il modulo che ha adottato negli ultimi tempi, perché sfrutta la qualità dei centrocampisti. Mi riferisco soprattutto ai nuovi: Atta ed Ekkelenkamp”.
L’esaltazione prosegue: “Runjaic ha anche il merito di averli attesi, ben sapendo che uno straniero che si affaccia per la prima volta in serie A, oltretutto giovane, necessita di un po’ di tempo per ambientarsi e ingranare. È la solita, sana politica di casa bianconera: alle spalle dei cosiddetti titolari ci sono sempre elementi interessanti, che rappresentano il futuro dell’Udinese, ai quali non viene mai messa fretta di crescere”.
Sulla gara di Lecce: “La formazione salentina si sta facendo rispettare. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma ha una sua quadratura. In questo momento è un avversario difficile, anche se non ha più Dorgu, per il quale la società mai e poi mai poteva rifiutare i 35 milioni offerti dal Manchester United. L’Udinese è convinto non sottovaluterà i giallorossi, anche se è più forte della squadra di Giampaolo. In particolare ha il vantaggio di essere libera mentalmente e di non avere ansie. La classifica è buona: affronterà il Lecce con lo spirito giusto e la serenità che dovrebbe consentirle di esprimersi al meglio. Sta all’allenatore vigilare che nessuno inconsciamente abbassi la guardia, commetterebbe l’errore più madornale, che in serie A rischi di pagarla a caro prezzo. Sarebbe un peccato. Perché l’Udinese, praticamente già salva, è destinata a finire in crescendo: gioca bene, ha idee, individualità di spicco, solidità ed è ben guidata”.
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