Santiago Castro, attaccante del Bologna, ha rilasciato alcune dichiarazioni in cui ha parlato della possibilità di tornare in Europa e non solo.
SUPPORTO. “Quando torno dall’allenamento, trovo i bimbi che mi aspettano: è bellissimo. Nei giorni liberi, capita che vado in balcone e mi accorgo che sono tutti alla finestra. Le maestre devono chiudere le tende, sennò non possono fare lezione”.
PAURE. “Dentro al campo non temo nulla: posso prendere un pallone o no, ma non entro mai con paura, perché giocare è quello che voglio fare. Mi arrabbio, piango, sono felice: il calcio è la mia vita, non posso averne paura”.
PRIMO ANNO A BOLOGNA. “Bellissimo. Ho visto il mio mondo stravolgersi, ho cambiato tutto: vita, squadra, allenatore, città. Ma sono molto contento di essere qua, è stata la scelta giusta”.
FAME DELLA CHAMPIONS. “Mi manca mucho quell’atmosfera, vorrei riviverla subito. Ma la Champions è finita per noi, non possiamo perderci in questi pensieri: dobbiamo concentrarci su campionato e Coppa Italia”.
TORNARE IN EUROPA. “L’obiettivo è uno: tornare di nuovo in Europa. Però non lo so, dico sempre che è meglio vedere di gara in gara. Abbiamo perso punti importanti a Empoli e a Lecce“.
PARMA. “I tifosi in questi giorni ci hanno fatto sentire che è un derby. Dobbiamo fare di tutto per vincere e restare vicini alle prime quattro-cinque squadre”.
ITALIANO. “Sono felice di averlo, è un tecnico molto bravo. Mi ha aiutato a cambiare la mia testa e il mio gioco, a essere più cattivo. Faremo grandi cose con lui”.
OBIETTIVO STAGIONALE. “L’obiettivo me l’ha dato Lollo (De Silvestri, ndr). In estate mi ha detto: ora fai un patto con me, devi arrivare a 12 gol tra tutte le competizioni. Sopra il mio posto nello spogliatoio abbiamo attaccato una striscia di carta con 12 quadratini: a ogni mio gol, lui arriva con le forbici e taglia”.
FUTURO A BOLOGNA. “Non lo so, non si sa mai nel calcio. Quel che so è che qui sono molto felice, con la città, con il club. Mi piace quando giro e i tifosi che mi fermano. È davvero un bellissimo ambiente Bologna”.
Fonte: Il Resto del Carlino