L’Atalanta si gioca tutto nel ritorno contro il Bruges. Dopo la sconfitta per 2-1 in Belgio, la squadra di Gasperini ha l’obbligo di ribaltare il risultato per conquistare un posto agli ottavi di finale. Per farlo, serviranno tre elementi fondamentali: aggressività, tattica e il ritorno al top di Ederson, apparso sottotono all’andata.
Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, la Dea dovrà ritrovare la sua identità e impedire ai belgi di controllare il gioco, esponendo i limiti difensivi già emersi nel match d’andata. Il Bruges ha sorpreso con una strategia inedita: possesso palla aumentato al 54% (contro una media Champions del 42%), maggiore verticalità e movimenti studiati per destabilizzare la difesa nerazzurra. Il tecnico Hayen ha rivoluzionato il suo assetto rispetto alla sfida con la Juventus, dimostrando grande adattabilità. Per Gasperini, quindi, sarà essenziale invertire i ruoli e costringere gli avversari a subire la tattica dell’Atalanta.
Fondamentale sarà il ritorno di Lookman, assente nella gara di andata, che potrebbe entrare a partita in corso. Senza di lui, la Dea ha faticato a creare superiorità offensiva, nonostante le occasioni avute con Pasalic, Samardzic e Cuadrado. In attacco, probabile la coppia De Ketelaere-Retegui, con il primo apparso emozionato al ritorno in Belgio e il secondo spesso isolato.
La gestione delle energie sarà cruciale. Kolasinac torna a disposizione, mentre Hien potrebbe aver bisogno di riposo. Posch, se impiegato, dovrebbe giocare a destra per rendere al meglio. Gasperini si aspetta di più dai rinforzi di gennaio e dovrà scegliere con attenzione gli uomini per evitare cali fisici nei 90′, o 120′, minuti decisivi.
Con un Gewiss Stadium pronto a trasformarsi in una bolgia, l’Atalanta ha le carte in regola per ribaltare il risultato e dimostrare il suo valore europeo.
L’articolo Atalanta, aggressione e tattica per ribaltare il Bruges: serve il vero Ederson proviene da CalcioAtalanta.
