Guillermo Maripan è al top della sua forma. Adesso è lui il leader della difesa della squadra guidata da Paolo Vanoli
Contro il Genoa il Torino ha ottenuto 1 punto, ma la sensazione tra le occasioni create, l’errore di Coco e il rigore su Sanabria è quella di aver perso 2 punti. I migliori in campo sono stati senza ombra di dubbio due giocatori del Toro: Nikola Vlasic ma soprattutto Guillermo Maripan. Adesso il difensore cileno con il numero 13 sulle spalle è al top della forma. Leader della difesa del Toro, lui sale mentre Coco scende. Da quando Vanoli è passato al 4-2-3-1, Maripan non si può sostituire. L’allenatore ha scelto il timing giusto per passare a 4 in difesa, appena ha percepito che Maripan era entrato in condizione ottimale.
Abile sui calci piazzati
Da Udine in poi, Maripan si è preso la scena. Contro Atalanta e Genoa ha fatto due grandi partite. Puntuale negli interventi difensivi, preciso nell’impostazione, duro in marcatura e anche abile sui calci piazzati. A questo si aggiunge una grinta da Toro. Contro la Dea ha trovato il suo primo gol in Serie A. E ha propiziato quello contro il Grifone, visto che ha disturbato (senza fare fallo), le marcature degli avversari. Si tratta quindi di un valore aggiunto anche sulle palle da fermo.
L’inizio difficile è un ricordo
Maripan ha tratto giovamento dal cambio modulo, a discapito di giocatori come Masina e Walukiewicz. Prima del cambio modulo, Maripan a 3 non aveva convinto. Vanoli lo vedeva solo come centrale e non come braccetto. Contro l’Inter era stato espulso dopo pochi minuti. Poi contro la Fiorentina aveva fatto un grave errore sul gol di Kean. Prima di Torino-Bologna, aveva passato 5 partite di fila in panchina. Ma adesso il primo brutto periodo di adattamento è solo un ricordo. Gli è servito per ambientarsi in Italia. La sua stagione, partita dopo partita, sta prendendo la piega giusta. E può migliorare ancora tanto.
Guillermo Maripan of Torino FC in action during the Serie A football match between Torino FC and Genoa CFC.