Konan N’Dri arriva a Lecce e dimostra personalità sin dalla scelta del numero di maglia. A seguito della partenza di Oudin (prestito alla Sampdoria), la maglia numero 10 era libera. L’esterno arrivato dall’OH Leuven a titolo definitivo per sopperire in attacco alla partenza di Dorgu è succeduto al francese entrando già prima di esordire nella lunga storia dei numeri 10 del Lecce.
Prima dell’estate del 1995, quando i numeri di maglia diventarono fissi in A (Serie C dal 2016/2017), la maglia numero 10 del Lecce, ovviamente assegnata a rotazione in base alla presenza o meno nell’undici titolare, ha avuto illustrissimi interpreti, da Ruggiero Cannito a Egidio Notaristefano, passando per Paolo Benedetti ed Alberto Di Chiara. Ci limitiamo a percorrere la storia dei numeri 10 “fissi”.
Dopo Riccardo Maspero nella non felice Serie A 1997/1998 (ceduto a gennaio al Vicenza), fu Giuseppe Giannini il primo numero 10 a festeggiare un risultato sportivo, la promozione con Nedo Sonetti. Tornato nella massima serie, il Lecce scelse Francisco Lima come altro 10 a centrocampo nel 1999/2000. L’anno dopo, fu la prima stagione con un…doppio possessore. Bedin percorse la via da Lecce alla Genova blucerchiata percorsa da Oudin e, a gennaio, il 10 passo sulla schiena di Tanino Vasari, l’uomo della Provvidenza con la doppietta nel memorabile Lecce-Lazio 2-1 che decretò la quarta salvezza in A della storia. Nel 2001/2002 l’acquisto prestigioso di Gica Popescu, difensore centrale pluridecorato con Barcellona e Galatasaray, fu omaggiato con il numero 10. In uno dei Lecce tecnicamente più dotati (Serie B 2002/2003 con promozione a guida Delio Rossi), Vugrinec (ceduto a gennaio all’Atalanta) fu il 10 di un attacco che contava anche su Vucinic, Bojinov, Vugrinec e Cimirotic, con Giacomazzi, Donadel e Di Vicino altri piedi educati a centrocampo.