Il nuovo ad curerà sia gli aspetti sportivi che economici: «Abbiamo qualità che ci permettono di fare bene. Conciliamo le esigenze di oggi con quelle del futuro»
Krause lo ha scelto come amministratore delegato del Parma, è entrato in servizio il 27 gennaio e ieri Federico Cherubini è stato presentato a stampa e tifosi. Per la prima volta da quando è proprietario del club il patron americano ha deciso di riassumere in un’unica figura la direzione dei comparti sportivo ed economico. E ha individuato l’ex dirigente della Juve, con cui i contatti erano avviati da tempo. In pratica oggi Cherubini ha le responsabilità che fino a pochi mesi fa erano di Roel Vaeyens e Luca Martines, entrambi usciti dai ranghi societari.
«Ho avuto la fortuna di conoscere Kyle Krause ancora prima che acquisisse il Parma. Mi ha sempre raccontato il suo progetto, fatto di grandi ambizioni e in questi anni l’ho visto crescere con interesse. Per me è un onore adesso farne parte con tanta responsabilità. Proprio per questo sul lato sportivo insieme con tutto lo staff siamo impegnati a migliorare le cose in classifica.
Sto cercando di capire con chi lavora qui 1uali possono essere i problemi. Certo ci sono cose che vanno migliorate, tipo l’interpretazione delle partite, che deve trasmettere l’idea di una squadra che si vuole salvare. Ma il bello del progetto Krause è che trascende dal risultato spicciolo, anche se noi non lo vogliamo perdere di vista».
PEDERZOLI – L’arrivo di Cherubini ha provocato anche un riassetto dell’area tecnica: «Mauro Pederzoli (che era il diesse, ndc) resta nei quadri ma con altre mansioni mentre si espandono i compiti di Mathieu Lacome e Alessandro Pettina».
PECCHIA – «Ho parlato con Pecchia che conosco dai tempi della Juve e con cui ho la giusta confidenza, ma già conoscevo bene anche Pederzoli e i fratelli Notari. Cercheremo tutti di conciliare le esigenze dell’oggi con quelle del medio-lungo periodo».
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