Outfielders and a halfback the first requests on the market: start of renovation

If Roma entrusts the bench to Gian Piero Gasperini, it will not just be a technical choice: it will be a field choice. The message is clear and unequivocal. Taking Gasp means changing gears in methods, in daily life, in mentality. It is not a matter of disrupting the roster with multimillion-dollar purchases — also because the settlement agreement imposes prudence — but of revolutionizing the approach, on and off the field.

As Il Messaggero writes today, Gasperini is a coach who demands, from everyone: from the players, certainly, but also from the management. He does not accept compromises or alibis. He wants a club that is present, ready to support him in his choices, to shield him in the locker room, to follow him – as far as possible – even in the market. And the Friedkins, by choosing him, would send a signal of continuity with the work set by Ranieri, made of discipline, identity and sense of group.

Gasperini will not ask for follies, but he is not willing to take shortcuts. Some reinforcements, especially on the outsides of his 3-4-2-1, are indispensable: he needs players who can run, attack and cross with surgical precision. Not only that: he has already made it clear that he does not want to give up Svilar and Ndicka, pillars on which to build the defense of the future. And in that department he is also asking for a new central player.

Then again, Roma’s was the second best rearguard in Serie A (35 goals conceded), behind only defending champions Napoli. Merit also goes to Gianluca Mancini, one whom Gasperini himself had weaned in his Atalanta days, like Cristante. Here is the Piedmontese coach’s real ball: enhance. Turn good players into excellent ones, youngsters into resources. Like Pisilli, who intrigues the coach and could become one of the iconic faces of his Roma side. In the middle of the field, however, another midfielder will be needed, with Paredes seemingly destined to leave the capital.

Roberto Bernabai (Rete Sport): “Mossa coraggiosa quella di Gasperini, arriva un personaggio anche scomodo, molto secco, diretto, e arriva in una piazza dove non c’è unanimità di consensi. Ma come allenatore non si discute. Aspettiamoci un nuovo corso, sperando che la società sia attrezzata per affrontare le difficoltà che ci sono sempre quando si apre un nuovo ciclo. Spero che gli errori appena fatti possano essere serviti da lezione. Mercato? Penso che a Gasp serva un difensore centrale veloce, che la Roma non ha in rosa. E  poi la seconda punta prolifica, che faccia gol…”

Mario Corsi (Tele Radio Stereo): “Gasperini? A me questa situazione alla Roma piace, visto i tanti allenatori che sono stati cacciati perché chiedevano di allenarsi di più. Mourinho è stato cacciato in modo indegno dai Friedkin, ma anche dai calciatori. Lui non allena tanto alla Gasperini fisicamente, ma lo fa mentalmente. Li ha sventrati sotto l’aspetto mentale. Poi con Juric si sono menati dopo un attimo, e alla fine Ranieri ha cavato il sangue dalle rape. Se arriva Gasp, sempre se arriva, bisognerà starci con la testa e con le gambe. Sperando che non caschi lui nel metodo Roma, altrimenti fa la fine di Juric…”

Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Krstovic? Attaccante che con Gasperini ci può stare. L’unica cosa è la valutazione di mercato, forse un po’ gonfiata dall’ultima stagione. Dai 18 milioni che vale lo paghi 25-30 adesso. Io penso che uno tra Dovbyk e Abraham andrà via, anche considerati i due stipendi pesanti che hanno. A quel punto devi fare un investimento importante. A me Krstovic piace molto, può essere un acquisto intelligente…”

Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “De Zerbi è un’ottima persona e secondo me un grandissimo allenatore. Ma fa quel tipo di calcio dove qualcuno qui ancora lo prenderebbe in giro. I grandi direttori di giornali sportivi sono ancorati a un certo tipo di calcio sorpassato, e lo dimostrano gli eventi del calcio. De Zerbi è un allenatore all’avanguardia da tempo. Se le sue squadre hanno un difetto, è quello di scoprirsi… Se andrà ad allenare in una squadra italiana sono contento lo stesso, mi piacerebbe rivedere le sue partite per 90 minuti e non a sprazzi come ho fatto quest’anno…”

Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “La Roma deve fare una trentina di milioni di plusvalenze entro il 30 giugno, e credo sia necessaria quella di Abraham. Se lo vendi a 25 milioni, 18 di plusvalenza la fai. Al di là delle entrate, la Roma deve prima cedere. Non so chi potrà partire, non voglio pensare nemmeno alla cessione di Svilar: il suo rinnovo è un dettaglio in caso di cessione, molto spesso i rinnovi di contratto sono propedeutici alla cessione. Io però credo sia necessario farlo quel rinnovo, ma per tenerlo. Abbiamo il portiere più forte del campionato, come è stato certificato nell’ultima stagione. Alla Roma ha portato 8-10 punti, e questo per un portiere è un biglietto da visita straordinario…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Svilar ha altri due anni di contratto, in altri tempi gli si diceva: “Mettiti lì e gioca“. Hai un ragazzo esageratamente forte che ha due anni di contratto, e potresti prenderti ancora tempo per ragionarci e vedere che succede…due anni di contratto sono due anni di contratto…”

Nando Orsi (Radio Radio): “Il fatto che Svilar prende poco di stipendio è una discriminante negativa, perchè poi se ne va. E’ un po’ quello che è successo con Kvaratskhelia a Napoli, e giustamente lo hanno venduto…”

Redazione Giallorossi.net

L’articolo “ON AIR!” – CORSI: “Se Gasp casca nel metodo Roma farà la fine di Juric”, PIACENTINI: “Se gli vendono subito Svilar non so come reagirebbe”, CASANO: “Zero commissioni ai suoi agenti? Non ci credo” proviene da Giallorossi.net | Notizie AS Roma, Calciomercato ed Esclusive.

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