L’ex granata svela il retroscena sul no alla Juventus: “Mi hanno cercato, ma ho scelto con il cuore. La commozione di Zapata? Brividi veri”
Quite a wake-up call for Torino in the aftermath of what happened on May 4. Pulici, in fact, visited the team at the Filadelfia. Witnessing this was an Instagram story by Vagnati, who posted a photo of him with Pupi adding as a description. “A unique emotion…bright eyed. CLEAN 11.”
“Alla Juve? Ho deciso da solo”
Potrebbe essere proprio questo uno dei motivi per cui l’ex capitano ha rifiutato gli acerrimi avversari bianconeri, come ha svelato in un’intervista a La Stampa: “Juve? Interesse vero: mi hanno cercato prima che da Napoli manifestassero la volontà di portarmi qui, ci ho parlato, ma ho parlato, spesso, con me stesso: non potevo tradire la mia storia, sono nato e cresciuto granata”.
E ha continuato: “L’ho spiegato a Thiago Motta, per me un grande allenatore. Quando si era fatta viva l’Atalanta, avevo deciso di rimanere al Toro dopo un giro di consultazioni con familiari, amici, conoscenti. Quando si è fatta viva la Juventus ho deciso da solo“.
“Superga? La commozione di Duvan mi ha dato i brividi”
Malgrado la distanza, le emozioni persistono, rimanendo sempre le stesse. E Buongiorno questo lo sa bene. Nonostante non fosse il capitano del Torino, negli ultimi due anni è stato assegnato proprio a lui uno dei compiti più importanti della storia granata: leggere i nomi dei caduti del Grande Torino nel piazzale di Superga.
Quest’anno è toccato a Zapata, e Alessandro non ha nascosto l’emozione: “La commozione di Duvan mi ha dato i brividi: gli ho scritto un messaggio prima che leggesse i nomi di quella squadra unica al mondo e di chi se ne è andato insieme con loro. Capitano giusto, per qualità morali, atteggiamento e forza d’animo, in campo e fuori”.
Alessandro Buongiorno