Lautaro Martinez, after eliminating Bayern Munich, also spoke about Napoli.
After Monday night’s match against Empoli, therefore, Napoli maintained its gap with Inter by three points. Having archived the match against the Tuscan team, in fact, the partenopei are now awaiting Saturday night’s match against Alessandro Nesta’s Monza.
Napoli, of course, is forced to beat the Brianza team to continue putting pressure on Inter. Although the latter gave a very strong showing this evening, given their qualification for the Champions League semifinal against Barcelona.
The Nerazzurri, in fact, drew 2-2 this evening against Bayern Munich, thus detaching their pass for the next round of Europe’s top club competition.
Just following this great result, exactly to the microphones of ‘Sky Sport Italia,’ Lautaro Martinez made these statements about the Scudetto fight with Antonio Conte’s Napoli:
Dai pregi di De Laurentiis al retroscena su Conte: parla Sacchi
Arrigo Sacchi ha poi fatto un parallelismo tra De Laurentiis e Berlusconi con il suo Milan:
“A Berlusconi, a un certo punto, smise di chiamarlo Sua Emittenza e iniziarono a sbeffeggiarlo col nomignolo di Sua Perdenza. Lui non riusciva a mandarlo giù. E allora diede via tutta la riserva del Milan chiamandomi. Ingaggiò Ancelotti anche con un ginocchio malandato. Mi affidò tutto.
In effetti, De Laurentiis ha fatto più o meno la stessa cosa. Non ho mai visto i suoi cinepanettoni, ma anche quando si occupava di tutt’altro genere, se la cavava benissimo. Ha il suo carattere, ma i risultati dicono che ha ragione. Lui ha coltivato la sua competitività imprenditoriale e manageriale. E non è facile vincere a Napoli e non è facile vincere un altro scudetto a distanza di appena due anni”.
Dai pregi di De Laurentiis al retroscena su Conte (LaPresse) – SpazioNapoli.it
Sulla corsa scudetto e sui pregi di Conte ha aggiunto:
“Mi spiace per Inzaghi ma la cattiveria e l’orgoglio che vedo nello sguardo di Conte non lo vedo nella sua Inter degli ultimi tempi. E poi c’è McTominay… Porca miseria: solo Antonio poteva far venir voglia di migliorarsi a uno che veniva dalla Premier, dal Manchester United”.
Sul futuro:
“Ma resta, perché mai dovrebbe andare altrove? Per me il Napoli è bellissimo e deve avere un’ambizione pazzesca per fare un altro salto in alto”.
Poi un retroscena:
“Meglio che non cerchino me per convincerlo. Mi chiamò Marotta quando eravamo alla Juventus, mi chiese di fargli cambiare idea perché aveva chiesto a più riprese un calciatore che voleva a tutti i costi, io provai, ma alla fine andò via lo stesso e non mi diede ascolto. Perché Antonio se si mette in testa una cosa non cambia idea per nulla al mondo”
Quella di domenica scorsa è stata la giornata chiave?
«Ha detto molto. Soprattutto che il Napoli non ha paura di vincere, non ha tremato all’idea di poter allungare sull’Inter. Spero tanto che Inzaghi riesca a recuperare le energie mentali in vista della partita di Champions domani a Barcellona, ma negli ultimi tempi arrivano segnali poco incoraggianti».