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LAZIO – April 24, 1949. Remondini, on a penalty, and Penzo in the first half, then, again Remondini, this time on a free kick, and Nyers II in the second: Lazio liquidated Triestina with a round 4-0, before the eyes of the Honorable Andreotti and CONI President Giulio Onesti. The biancocelesti led by Sperone are a virtuous example of fine soccer in the postwar National Division Division A championship, thanks to deep dedication and the application of innovative concepts, at least for the Belpaese.
I voti della Lazio contro il Parma nelle pagelle di Lazionews.eu
Christos MANDAS, 7 – Non viene chiamato in causa molto spesso, ma gli interventi che mette in campo, uno su tutti su Pellegrino, salvano il risultato e permettono alla Lazio di recuperare almeno un pareggio. DECISIVO.
Adam MARUSIC, 5 – Sbaglia l’approccio di una partita che, per lui, diventa una vera fatica. Valeri gli fa girare la testa e il Parma sfonda facilmente sul suo lato. NAUFRAGATO.
Alessio ROMAGNOLI, 5.5 – Troppo molle nelle reti del Parma anche, se, nel raddoppio degli ospiti, è più sfortunato che colpevole. Male, invece, in avvio di partita. Si riscatta parzialmente con il cuore e i sacrifici della ripresa, ma la prestazione è lontana da quelle a cui ci ha abituato. IMPRECISO.
Mario GILA, 6.5 – Rischia di fare male come il suo compagno di reparto, ma il lavoro in impostazione prima e un paio di chiusure poi gli permettono di raggiungere una tranquilla sufficienza. Nel finale il suo intervento sull’avversario lanciato a rete salva il match della Lazio. GUERRIERO.
Luca PELLEGRINI, 7 – Grinta e qualità. Dai suoi piedi arrivano i cross che permettono alla Lazio di aggrapparsi alla partita e di non uscire sconfitta dallo Stadio Olimpico. La precisione dei cross in area è qualcosa che serve davvero molto alla Lazio e lui riesce a soddisfare le necessità della squadra. ISPIRATO.
Nicolò ROVELLA, 6 – Fatica troppo a tenere i reparti uniti, ma non è certo colpa sua se la Lazio si allunga troppo. Fa quello che può, in una serata in cui i centrocampisti del Parma sembrano decisamente più in palla. Impreciso in zona gol. GLADIATORE.
Matias VECINO, 6 – Entra per dare manforte all’attacco e riesce a creare occasioni con i suoi tempi di iserimento.
Matteo GUENDOUZI, 6.5 – Qualcosa in più del suo compagno di reparto per la maggior precisione nei passaggi e nella corsa. Bravo a riuscire a crearsi una buona occasione, con un tiro insidioso neutralizzato da Suzuki. MOTORINO.
Gustav ISAKSEN, 6 – Ottimi spunti e movimenti, male la fase di rifinitura o di conclusione. Sbaglia troppi appoggi decisivi, poco lucido davanti al portiere avversario. SPUNTATO.
Loum TCHAOUNA, 6.5 – Sbaglia una quantità di cross non tollerabile da un giocatore di A, ma trova un gran tiro al volo che permette a Pedro di accorciare le distanze.
Boulaye DIA, 5 – Prova a mettersi in mostra, ma i suoi movimenti non sono mai efficaci, così come i suoi tentativi di inserimento o di assistenza ai compagni. Troppo poco. IMPALPABILE.
PEDRO Rodriguez, 8.5 – Cambia la partita da solo, doppietta clamorosa, approccio clamoroso, giocatore clamoroso.
Mattia ZACCAGNI, 5.5 – Ci prova, ma davvero senza mai riuscire a essere incisivo. Deve ritrovare l’efficacia del giocatore che si è guadagnato la 10 della Lazio e la fascia da capitano. Così è troppo poco. SPENTO.
Tijjani NOSLIN , 5.5 – Forse l’unico dei sostituti che non ha un impatto buono sul match.
Valentin CASTELLANOS, 5.5 – Forse non è aiutato particolarmente, ma non è tranquillo ed è poco efficace in area. Vero che segnerebbe una rete annullata per fuorigioco, ma stasera sono mancati i movimenti da attaccanti che servono tanto alla Lazio. NERVOSO.
Lazio’s play is disarming in its simplicity and rationality, from which it derives a great deal of effectiveness, which allows for a daring comparison with the philosophies of modern coaches: a solid defense, held up by a Remondini on a day of grace who also disguises himself as a bomber, combined with a mixture of quality and quantity for the midfield and attack, two departments that move in unison, where Puccinelli runs for four, Flamini acts as conductor, Hofling finishes and Nyers II scores. At the National Stadium in Rome, it’s just applause.
HISTORY-April 24, 1821. Alessandro Manzoni, having retired to his villa in Brusuglio after the imprisonment of many of his friends, deeply shaken and nauseated by the frequent injustices of his time, after numerous readings, began the writing of a work dedicated to the humble and that would prove to be a masterpiece of Italian literature, capable of drawing the new horizons of our language: I Promessi Sposi (The Betrothed), initially titled Fermo e Lucia (Fermo and Lucia).
SPORT – April 24, 1934. Franco Carradori was born in Rome, a halfback gifted with great dynamism and spirit of sacrifice, as well as an above-average technique for the role, who grew up in the biancoceleste nursery. With Lazio dei grandi, after a loan to Palermo, he played for six seasons, from 1955 to 1961, the year of his transfer to Brescia, winning the first historic Coppa Italia and collecting 147 league appearances, topped by nine goals. After hanging up his boots, he began a long coaching career, starting right from the Capitoline youth sector. He passed away on August 26, 2004.
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