“Un esempio, una meravigliosa persona. Lo dico da argentino e da cattolico, credente. Era uno di noi. La notizia della sua scomparsa mi ha colpito e profondamente addolorato. Di Papa Francesco ricordo la sua straordinaria umiltà, il suo modo di stare vicino alla gente. In famiglia l’ha conosciuto personalmente mia nonna Mirta. L’ha incontrato spesso, sia a Buenos Aires, prima che diventasse Papa, e poi l’ha visto altre volte a Roma. Il Papa era un grande tifoso del San Lorenzo”.
“Siamo in condizione. Penso che anche con la Roma, pur perdendo, la nostra sia stata una partita buona. Poi loro hanno una qualità notevole e questa è una cosa che hanno fatto valere, però penso che il lavoro svolto sia stato valido. La loro è stata una bella giocata. Ma anche noi abbiamo costruito delle occasioni per segnare. Abbiamo fatto delle buone cose”.
“Io voglio fare il mio lavoro. Diego e Ghila sono due difensori molto bravi. Credo che tutti insieme facciamo le cose al meglio per la squadra. Io sono così, difendo da argentino per aiutare il Verona, per vincere, per arrivare all’obiettivo. Mi piaceva molto Walter Samuel. Lui era forte forte.
“Intanto pensiamo al Cagliari, a giocare una gara intelligente, come abbiamo sempre fatto nelle ultime partite. Restiamo uniti per conquistarli, questi punti. Ho imparato un calcio diverso rispetto a quello argentino. È più tattico e organizzato sotto il piano difensivo. L’attaccante più forte di A? Mateo Retegui. Mi ha impressionato. Lo conosco da quando era in Argentina, l’ho marcato ai tempi in cui giocava al Tigre. Appena gli dai un metro ti fa gol. È un bomber. Giocare in Serie A con l’Hellas è un livello alto. Poi mi alleno e gioco anche per la chiamata dalla Selección, ma ora la mia Coppa del Mondo è la salvezza con il Verona” ha dichiarato al Corriere di Verona, il difensore argentino gialloblù Nicolas Valentini.
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