Mourning in the Garnet world: Beniamino Cancian passed away.

Un’altra prova sottotono, contro il Como di Fabregas il lituano non ha avuto molte occasioni per lasciare il segno

The granata world mourns Beniamino Cancian, who died at the age of 89 last March: a granata defender for four seasons-where he collected about 60 appearances-he was also Torino’s coach, first as Giancarlo Cadè’s deputy and then winning the 1970-71 Coppa Italia, guiding the granata to victory in the final at Marassi against AC Milan (5-3 on penalties, with all goals scored from the penalty spot by Sergio Maddè). He also played with the jerseys of Venezia and Mantova, while his coaching career took place between the C1 and C2 series, with the exception of the 1975-76 season where, in the top division, he made a very young Paolo Rossi make his debut with the Lariani jersey.

Tuttavia il fatto che spesso risulti risolutivo ha portato l’ex tecnico del Venezia a dargli più minuti in campo reinventandone la posizione in assenza dell’esterno di centrocampo Lazaro. Contro il Como il lituano sebbene tra gli ultimi ad arrendersi non è riuscito a fornire una prova sufficiente. E non solo per l’occasione non sfruttata.

Gineitis inventato esterno

Vanoli nell’ultimo periodo aveva finalmente trovato l’assetto ideale della squadra che gli aveva permesso di iniziare la striscia di risultati utili consecutivi, tuttavia i diversi infortuni hanno condizionato notevolmente il gioco del Torino nelle ultime settimane e hanno costretto il tecnico a impiegare diversi giocatori in ruoli che per natura non gli competono.

Tra questi Gineitis che avendo sempre fornito ottime prestazioni è stato provato da Vanoli nel ruolo di Lazaro, dal momento che non c’è un sostituto di ruolo all’austriaco. Il lituano nonostante le sue ottime capacità non è riuscito a imporsi in quel ruolo nelle ultime settimane, tanto da essere poi spostato in una posizione più centrale a partita in corso dove è riuscito ad esprimere meglio le sue qualità per aiutare la squadra.

Il cambio modulo

Con il 4-4-2 Vanoli ha cambiato nuovamente l’assetto alla sua squadra, impiegando una formazione più adatta alle caratteristiche dei giocatori che al momento ha a disposizione. Sebbene richieda sempre il massimo ai suoi giocatori, Vanoli cerca di rendere sempre più competitiva la squadra che in assenza di una rosa profonda deve contare sulle sue scelte tattiche per fare la differenza, e in questo finale di stagione il tecnico si sta avvalendo dell’aiuto di un giocatore duttile come Gineitis, che nonostante faccia fatica ad adattarsi da laterale, cerca comunque di dare il massimo in ogni ruolo per affermarsi sempre di più tra le file della rosa per potersi ritagliare sempre più spazio.

Gvidas Gineitis

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