A mistake for CalcioUdinese in trying to “zero in” on the starting lineup against Inter that would feature coach Kosta Runjaic. There is no Payero, but Atta among the starters.
Same error for all other newspapers considered except for Il Messaggero Veneto, which “gets” the starting lineup right.
Una carriera tra dedizione e passione per lo sport
Durante undici stagioni con l’Udinese, D’Orlandi aveva guadagnato la stima di giocatori, allenatori e colleghi, contribuendo da dietro le quinte ai successi e alla gestione fisica di tanti atleti. Un professionista riservato ma sempre presente, apprezzato per la precisione, l’empatia e la competenza, che lo avevano reso un punto fermo nella gestione del recupero in ambito sportivo.
Nonostante il ritiro dalla vita calcistica di primo piano, aveva continuato a esercitare con passione, mantenendo uno studio molto frequentato, apprezzato sia da sportivi professionisti che da semplici cittadini.
L’uomo oltre il professionista
Chi lo conosceva ne ricorda anche il grande amore per la montagna e il trekking, attività che praticava nel tempo libero con costanza e dedizione. L’ultima escursione risale a poco prima della scoperta della malattia, che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
Lascia tre figli, due nipoti e la madre novantenne, oltre a una rete di amici, ex colleghi e pazienti che oggi lo piangono con affetto e riconoscenza. Una figura che, nella sua semplicità, aveva saputo farsi apprezzare in ogni contesto, portando competenza e umanità in ogni gesto quotidiano.
Questo il comunicato ufficiale del Club bianconero:
“Udinese Calcio esprime il suo cordoglio per la scomparsa di Nicola D’Orlandi, per oltre dieci anni fisioterapista della prima squadra bianconera. Il club si stringe attorno ai suoi cari in questo momento di dolore.”
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