Roma, the toto coach rages: six candidates for Ranieri

LATEST NEWS FROM AS ROMA – Who will be Roma’s next coach? The choice has not yet been made in Trigoria, despite Ghisolfi’s promises more than three months ago. The executive, on December 12, assured that the market and the choice of coach would be closely linked and that the decision would come “as soon as possible.” But time passes and the games remain open, writes today’s edition of the Gazzetta dello Sport.

There were initially three dreams: Carlo Ancelotti, Roberto Mancini and Massimiliano Allegri. But if the track leading to the Real Madrid coach has been shelved by Ranieri himself, the other two have never really been contacted. Thus, the range of options has widened and now there are at least six profiles that Roma is considering for next season’s bench. Among them is Maurizio Sarri, who is considered a suitable profile because of his experience and ability to develop young players.

Another concrete name is that of Vincenzo Montella, current Turkey coach and already probed by the Giallorossi after Juric’s exoneration. To get rid of his position would require a penalty equal to six months’ salary, about one million euros, a figure that is far from prohibitive. That leaves other candidates: Gian Piero Gasperini, with whom Roma has already been in contact, but his future could depend on the moves of Antonio Conte, who in case of a farewell to Napoli could push Gasperini to the Azzurri. Conte himself is a name also liked by the Giallorossi, who are also keeping an eye on Stefano Pioli, currently tempted by Arabia (Al Nassr), and Vincenzo Italiano, on the rise with Bologna. Six options, six ideas, but still no certainty.

Source: Sports Gazette

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Cosa avresti fatto se non avessi fatto il calciatore? Avevi un mito da bambino?
“Avrei fatto il benzinaio, mi piace l’odore della benzina (ride, ndr). Anche perché quando aprivano il portafogli erano pieni di soldi. I miei genitori mi dicevano ‘quando crescerai, capirai’. Se non avessi fatto il calciatore, avrei fatto il tennista. Un idolo? Federer è il tennis. Come Maradona è il calcio”.

Che effetto ti fa sapere che tu hai messo il nome di Maradona e tanti mettono il tuo?
“Non voglio essere paragonato a Maradona. Nessuno può essere paragonato a lui: la palla rotonda è Maradona, il resto è secondario”.

Tre giocatori per una partita a calcetto?
“Buffon in porta, Maradona e Ronaldo. Poi dici: chi corre? Però, nel calcio sono gli altri che devono correre, quando tu hai il pallone”.

Chi vince lo scudetto?
“Inter o Napoli. Ne devo dire una? L’Inter, dopo quello la vittoria contro l’Atalanta mi sembrano abbastanza pronti per rivincere”.

Chi è il tuo erede?
“Adesso è dura, non ci sono adesso. Chi manca? Totti. Sperando che un giorno qualche giovane promettente possa intraprendere non dico la mia carriera, ma una carriera in generale, visto che è un sogno che tutti i bambini hanno nel cassetto – ha detto -. Glielo auguro con tutto il cuore perché quando fai una cosa con passione, con voglia e con gli stimoli giusti penso sia la cosa più bella”.

Qual è il tuo stadio preferito oltre all’Olimpico?
“San Siro. Ultimamente sono arrivate più vittorie, prima perdevamo solamente. Alla fine siamo usciti vittoriosi parecchie volte, quello è lo stadio che mi esaltava, mi piaceva troppo giocarci. Quando andavamo a Milano mi insultavano comunque, ma era un insulto diverso, più piacevole. C’era tanta stima, soprattutto in Milan-Roma. Più mi attaccavano e più mi divertivo”.

Ti manca il calcio?
“Tantissimo, ogni tanto gioco a calciotto con gli amici. O quando vado all’estero per degli eventi”.

Qual è la cosa più assurda che un tifoso ha fatto per te?
“Ne sono successe tante. I tatuaggi sì. La cosa più strana, che è carina da dire, è stata un tifoso che si è fermato per baciarmi le scarpe e i piedi. Pensavo non lo facesse, la prendi a ridere perché non pensi che una persona possa fare una cosa del genere”.

L’allenatore che hai amato di più?
“Zeman o Mazzone. Uno solo? Mazzone”.

Il compagno preferito?
“Cassano”.

Il futuro?
“Non ci penso, vivo alla giornata. Quello che succederà, se dovessi fare qualsiasi cosa, lo farò con la massima aspirazione come ho sempre fatto”.

L’articolo TOTTI: “Io leggenda per aver indossato un’unica maglia. Eredi? Per ora non ce ne sono. Mazzone e Cassano i miei preferiti” proviene da Giallorossi.net, notizie esclusive, news e calciomercato.

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