LECCE:
LECCE – MILAN 2-2-“I immediately think of the 1999 match. We played on a field at the limits of practicability after a summer downpour. We finished with over 35 degrees and a seesaw of emotions. That group never gave up, we managed to beat even Juventus and Inter in a Via del Mare fort.”
TODAY’S RACE. “It will not be an easy match,” he said. “If I were Baschirotto, I would rather face an AC Milan team that is back from a Champions League win than a contested team in crisis. In these moments, they either rise or fall apart. I would honestly sign for a draw perhaps seasoned by a good performance.”
Baschirotto 5 – Nel miglior momento per far emergere le sue qualità di lottatore crolla e si scioglie come neve al sole. Da subito in difficoltà con Gimenez, che con grande affanno riesce a non far segnare. Quando il traguardo si avvicinava, non solo non trascina più i compagni ma li affonda sbagliando i tempi ed abbattendo Pulisic anziché accompagnarlo all’uscita come fatto in precedenza
Jean 5 – Da Cagliari non lo vedevamo così in difficoltà. Ci mette l’impegno come sempre, solo che a certi livelli questo può non bastare ad un certo punto e questo vale per tre quarti della modesta rosa giallorossa. Per tutta la gara alterna chiusure ed erroracci, non riuscendo a risalire la china e preparando di fatto il terreno per il rientro di Gaspar
Gallo 4,5 – Il momento non brillante da cui viene non ha certo favorito la possibilità di fargli fare per 90 minuti una partita da Gallo. Quando con Morente scappano via il Milan zoppica parecchio, peccato che oggi l’intesa oggi non fosse al massimo. Dietro le difficoltà si sentono tutte, vedi autogol e modo in cui si perde Pulisic per la rimonta avversaria
Berisha 6 – Con il rientro di Helgason abbassa il suo raggio d’azione, con tutte le difficoltà di dover fare attenzione dietro mettendoci una quantità attualmente non completamente nelle sue corde. Ed è comunque un lavoro che riesce a fare discretamente, pur nella sofferenza. Oltre a quello ci mette quando possibile la qualità per far accelerare la manovra
Coulibaly 6,5 – Un uomo solo contro il mondo. Una battaglia ardua che stava anche vincendo, sopperendo alla maggior qualità che quantità di Helgason e Berisha e sommando chiusure su chiusure contenendo le discese centrali avversarie. Non riesce però a fare la cosa più difficile, ovvero dare un po’ di garra a Pierret con il cui ingresso il Lecce va troppo in deficit sotto questo punto di vista
Helgason 6,5 – Torna titolare ed il Lecce torna a segnare due gol che potevano essere anche di più. Cosa non certo casuale, vista la qualità che sa metterci al momento giusto per apparecchiare per i compagni mandando in porta Krstovic e nella ripresa facendo ben sviluppare la manovra del bis. Ha l’opportunità per fare il tris ma ha ormai perso energie, poco dopo il Milan pareggia
Pierotti 6 – Terzino aggiunto, dopo qualche iniziale sbandamento riesce a prendere bene le misure a Theo. Così ha tempo e spazio per gettarsi in avanti, prima mangiando clamorosamente il raddoppio e quindi supportando bene e puntualmente la manovra. Comprensibile crollo fisico nel finale ed una sostituzione forse un po’ tardiva
Krstovic 8 – E che gli vuoi chiedere? Con un missile sblocca un match difficile, il palo gli nega un raddoppio che comunque arriva con un tocco e movimento da maestro, per poi fare un lavoro sporco pressoché impeccabile anche per la squadra. Il più frustrato tra i giallorossi sarà senza dubbio lui, e ne ha tutte le ragioni
Morente 5,5 – E’ il primo a concludere, pur essendo a conti fatti nettamente il meno pericoloso del tridente. Finché aiuta Gallo è assolutamente all’altezza, poi parte inspiegabilmente all’assalto di un avversario che era sotto aprendogli grandi spazi. L’errore nell’azione del penalty è grave: con Gallo alto esce sul terzino aprendo il campo all’avanzata di Pulisic in una circostanza che, visto il trend, gestita meglio poteva anche valere non solo il pari
Pierret 5 – Aveva illuso mettendoci lo zampino nell’azione del raddoppio. Illusione vera e proprio, perché la qualità resta tutta lì e l’interdizione non scende invece mai in campo, con una leggerezza in mezzo al campo tale da favorire la libera avanzata rossonera nella sua zona. Non ci siamo, non ci siamo mai stati
Danilo Veiga 5,5 – In campo troppo tardi per sostenere l’azione difensiva di Guilbert. Non ci riesce ed infatti il terzo gol nasce da quella parte
Ramadani 5,5 – Sicuramente meglio di Pierret, non abbastanza per dare sostanza ad un Lecce in crollo. Ha sul destro il pallone che avrebbe potuto cambiare di nuovo la partita, ma spreca
Banda sv
Rebic sv
All. Giampaolo 6 – Se Gallo avesse avuto maggior reattività sul cross che dà fiducia ad un Milan inesistente, forse staremmo parlando del capolavoro del Maestro. Che la prepara in modo impeccabile, gioca un gran calcio e contiene la grande qualità avversaria che si sprigiona davvero solo dopo il crollo psicofisico salentino. Sicuramente avrebbe potuto preferire il più sostanzioso Ramadani a Pierret ed anticipare i due successivi cambi di qualche minuto
MILAN:
Sportiello 6 Walker 5,5 Gabbia 5,5 Thiaw 5 Hernandez 6 Musah 6 Bondo 5,5 Reijnders 6 Jimenez 5 Gimenez 6 Pulisic 7,5 Leao 7 Abraham 6 Joao Felix 6 Fofana sv Sottil sv All. Conceicao 6
L’articolo Le pagelle di Lecce-Milan: Krstovic perfetto, in difesa l’opposto. Coulibaly troppo solo proviene da Calcio Lecce.