Mancheranno ancora altre dieci partite alla fine del campionato. Troppe per dare sentenze, forse, ma Juventus-Atalanta di domenica inciderà molto nel prosieguo del cammino delle due squadre, sicuramente almeno per quello che concerne le ambizioni di titolo. Rispettivamente distanti sei e tre punti dalla prima della classe, con annesso lo scenario possibilissimo dello “spareggio Scudetto” in caso di arrivo a pari punti, resterebbero invece ampiamente in grado di raggiungere la Champions League anche in caso di disfatta.
La formazione bianconera avrà un calendario non semplicissimo, viste le molte trasferta in scontri diretti, e un percorso non morbido riguarderà, premesso che ogni partita è storia a se, anche la Dea. Di fronte ci saranno due squadra ultimamente apparse un po’ scorbutiche, pur con forme e percorsi storici molto diverse tra loro: l’inizio di un presunto e sperato nuovo ciclo per la Signora, un’annata che segue a uno storico trionfo per la Dea. Di contro, un tratto comune: in questo momento le situazioni rispettive sono molto più simili di quanto sembra e, soprattutto, domenica non vorranno perdere per nessun motivo al mondo.
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