Nel suo editoriale su Tmw, Carlo Nesti ha analizzato le dichiarazioni post partita dell’allenatore della Juventus, Thiago Motta, a seguito del KO in Coppa Italia contro l’Empoli. Ecco le sue parole: “È arrivata. Finalmente, alla buon’ora, è arrivata. Che cosa? L’autocritica di Thiago Motta, dopo la terza Coppa gettata al vento. Io apprezzo il fatto che l’allenatore abbia dichiarato: “Chiedo scusa. Mi vergogno”. Però, senza togliere dignità al gesto, per carità, mi chiedo: siamo sicuri che sia autocritica? Thiago ha preso in esame solo l’aspetto agonistico”.
Nesti: “L’autocritica di Thiago Motta è solo parziale”
Da sinistra a destra, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli, l’allenatore Thiago Motta e l’amministratore delegato della Juventus Maurizio Scanavino
Il giornalista ha proseguito: “L’”atteggiamento”, e cioè impegno-grinta-determinazione, che non è riuscito a trasmettere ai giocatori. Tuttavia, tanti altri aspetti caratterizzano il volto di una squadra: tecnico, tattico e atletico. E qui, Motta non ha spiegato i troppi misteri della stagione. Perché l’ostinazione nel proporre il solito modulo 4-2-3-1? Perché la sensazione che la Juve corra meno degli altri? Perché le posizioni, molto discutibili, imposte a Koopmeiners e Yildiz? Perché tante sostituzioni, apparse contro ogni logica? Una autocritica dovrebbe essere totale, e non parziale”. Leggi anche le ultime clamorose indiscrezioni sul futuro di Thiago Motta <<<
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