Simon Mignolet è molto più di un semplice portiere. L’estremo difensore del Bruges, protagonista nel match d’andata contro l’Atalanta, è un veterano del calcio europeo con un passato in Premier League e una laurea in Scienze politiche. A 37 anni, è ancora un punto di riferimento per il club belga, con cui ha vinto quattro campionati dal 2019.
Nato a Sint-Truiden, come il suo attuale allenatore Nicky Hayen, Mignolet è cresciuto nel settore giovanile della squadra locale prima di trasferirsi in Inghilterra, al Sunderland, nel 2010. Tre stagioni da titolare in Premier League e altrettante salvezze lo hanno reso un idolo dello Stadium of Light, fino alla chiamata del Liverpool nel 2013.
Come sottolinea L’Eco di Bergamo, ad Anfield, Mignolet ha vissuto alti e bassi: titolare per tre stagioni, ha sfiorato la Premier nel 2014, persa dopo la celebre scivolata di Steven Gerrard contro il Chelsea. L’arrivo di Alisson nel 2018 lo ha relegato al ruolo di riserva, portandolo a scelta di cuore: tornare in Belgio per essere protagonista con il Bruges, piuttosto che vincere da secondo al Liverpool.
Tra calcio e cultura
In patria, Mignolet ha conquistato quattro titoli nazionali, ma si è distinto anche fuori dal campo. Parla quattro lingue, ha una formazione accademica solida ed è stato tra i protagonisti di “L’uomo più intelligente del mondo”, un quiz televisivo belga in cui ha superato diversi personaggi noti prima di rinunciare alla finale per concentrarsi sul calcio.
Ora, è pronto a sfidare di nuovo l’Atalanta, sperando di essere più decisivo tra i pali che nei quiz. I nerazzurri dovranno trovare il modo di superarlo per ribaltare il 2-1 dell’andata.
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