All’U-Power Stadium il Lecce punterà a fare il tris di ricordi più che positivi dopo la prima storica promozione in A e la prima salvezza dell’era Sticchi Damiani con il rigore di Colombo a tempo scaduto. Per scrivere un nuovo capitolo di storia del calcio leccese servono nuovi guerrieri. Usando questa metafora si è così presentato Konan N’Dri, esterno offensivo proveniente dai belgi dell’OH Leuven. N’Dri ha dimostrato personalità scegliendo la maglia numero 10, restata vuota dopo la partenza di Oudin e appartenuta anche a calciatori che hanno fatto benissimo col Lecce.
“E’ un piacere per me indossare questo numero -ha detto a riguardo N’Dri-. So che è un numero molto importante e non sento la pressione ma voglio dimostrare di poterlo indossare”. Il calciatore portato in Europa da Claude Makelélé al KAS Eupen è esploso nell’ultima stagione con l’OH Leuven, piazza in cui dopo anni di titolarità ha inciso anche sottoporta con 5 gol e 5 assist in 49 presenze. Queste cifre hanno convinto il Lecce ad optare per N’Dri per la difficile sostituzione, in attacco, di Patrick Dorgu. Nelle 24 partite giocate, N’Dri si è distinto per verticalità del suo gioco, ricerca del dribbling e del cross, con l’obiettivo di velocizzare il gioco offensivo. Le sue giocate potranno essere utili in spazi aperti, ricercati spesso dal Lecce con il palleggio basso.
Già a Monza, N’Dri, versatile, potrà dare il suo contributo alla causa, verosimilmente a partita in corso nel tridente offensivo. “Sono un giocatore molto esplosivo e mi piace molto lavorare con il resto della squadra. Non ho problemi a sacrificarmi anche in fase difensiva. Giampaolo? Prima di entrare ha detto di divertirmi, mi ha subito detto dove vuole che giochi, abbiamo parlato molto di questo. Ho avuto tante buone sensazioni, sono qui con la voglia e la determinazione di migliorarmi ogni giorno”. Se i padroni di casa punteranno sul rilancio di Keita, tornato in Italia dopo l’esperienza in Turchia, il Lecce risponde come suo solito con nomi da lanciare a sorpresa. N’Dri, maglia numero 10, sogna di ripercorrere le orme del “quasi omonimo” Konan, perno offensivo del Lecce di Corvino con Delio Rossi e Zeman.
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