Contro il Verona sarà sicuramente titolare. Sergio Conceicao fatica a rinunciarci ed è uno degli incedibili del Milan: il punto della situazione
Da incompreso a uomo chiave al Milan: no ad Antonio Conte (LaPresse) – MilanLive.it
Non ha funzionato il Milan che ha perso contro il Feyenoord. L’attesa per il match contro gli olandesi era davvero tanta. C’era la convinzione che i rossoneri avrebbero proseguito nella loro striscia positiva di risultati. Dopo il pareggio prezioso con l’Inter e le due vittorie contro la Roma in Coppa Italia e l’Empoli in Serie A, è arrivato dunque il ko a Rotterdam.
Un ko che fa tanto male e riporta con i piedi per terra il popolo rossonero che dopo il calciomercato faraonico era tornato a sognare. La sconfitta, come detto, fa tanto male, ma si può ancora rimediare. Servirà chiaramente vincere il match di ritorno e ribaltare l’uno a zero dell’andata. Una missione certamente alla portata della versione migliore del Milan e non certo di quello visto contro la Dinamo Zagabria e poi contro il Feyenoord.
E dire, che di fatto, c’erano tutti i calciatori a disposizione, almeno in avanti. Il quadrilatero dei sogni, formato da Joao Felix, Rafa Leao, Christian Pulisic e Santiago Gimenez, è stato schierato, senza, però, che la squadra ne traesse alcun beneficio.
Milan, l’importanza di Musah: no al Napoli
Milan, l’importanza di Musah: no al Napoli (LaPresse) – MilanLive.it
Nelle prossime partite, dunque, la formazione non sarà certo poi così diversa, almeno negli uomini. Un elemento nuovo rispetto a Rotterdam, però, ci sarà. Stiamo chiaramente parlando di Yunus Musah. La svolta stagionale per l’americano c’è stata a Madrid, quando con i suoi movimenti risultò essere decisivo per la vittoria prestigiosa del Bernabeu.
Da quando è arrivato Sergio Conceicao, Musah ha giocato sempre dal primo minuto, subentrando nella ripresa solamente in occasione della trasferta di Como. L’americano ha così raccolto fin qui 28 presenze, con oltre 1500 minuti. Sabato con il Verona tornerà a giocare dall’inizio, ridando alla squadra quella corsa, quell’equilibrio, quel sacrificio e quella fisicità che sono spesso venuti a mancare nel corso del match contro il Feyenoord.
Anche con gli olandese si prevede un suo utilizzo anche per avere una formazione più accorta ed equilibrata. Musah, dunque, è diventato una pedina fondamentale dello scacchiere rossonero. E dire che in estate avrebbe potuto lasciare il Milan: si era fatto sotto il Napoli. Lo avrebbe voluto Antonio Conte per la sua squadra, ma il Milan disse di no, convinto che con l’allenatore giusto le sue caratteristiche sarebbero emerse
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