Scuffet già napoletano vero: “Ecco perché ‘cazzimma’ è la mia parola preferita”

Napoli Calcio Notizie – Il nuovo acquisto azzurro si presenta ai tifosi attraverso un’intervista rilasciata ai canali ufficiali del club

Notizia Calcio Notizie – Simone Scuffet si presenta ai canali ufficiali del club azzurro con un’intervista a tutto tondo. Non solo la sua carriera sportiva, ma anche i lati che meno conosciamo dell’uomo fuori dal campo.

Il portiere è stato preso in prestito dal Cagliari a gennaio, in uno scambio che ha visto partire Caprile per la Sardegna. Scuffet ha ritrovato nello spogliatoio Alex Meret, con il quale ha condiviso grandi momenti assieme nel settore giovanile dell’Udinese. E ora, non sono più semplici rivali, ma colleghi e forti amici.

Da Buffon al napoletano: tutto su Scuffet

Il portierone del Napoli classe 1996 ha cominciato dalle origini:

“La mia carriera è iniziata da giovanissimo, dal settore giovanile con l’Udinese. Poi le esperienze all’estero e al ritorno in Italia al Cagliari e ora a Napoli. Ero un bambino che si divertiva a giocare a calcio, che aveva una passione per il ruolo da portiere”

Simone Scuffet (Screenshot da Youtube)

Scuffet è cresciuto in un ambiente fortemente condizionato dallo sport:

“Mio padre allenava una squadra di pallavolo e per un anno facevo sia calcio che pallavolo. Ho sempre seguito da ragazzino le partite di mio padre. Ho virato sul calcio perché era il mio sogno da sempre”

Sull’idolo, non si hanno dubbi:

“Il mio idolo è Gigi Buffon. Un riferimento per tutta la nostra generazione cresciuta con le sue grandi parate e la sua presenza in campo.

Sull’esordio da professionista:

“L’esordio è stata una grande emozione, come coronamento del grande lavoro. Quando incominci a giocare in Serie A, fai il passaggio da sogno a realtà, perché realizzi che ne fai parte, con tutte le responsabilità che si hanno. Sento di aver esordito giovane, catapultato in un mondo grande e a volte non realizzi fino in fondo. Per certi versi è positivo, però bisogna lavorarci e con l’età si cresce e si ha maggior consapevolezza dei propri mezzi, di ciò che si ha attorno”.

La promozione in Serie A con lo Spezia:

“Una grande emozione è stata la promozione con lo Spezia, l’anno in cui scoppiò il Covid. Quel traguardo, in un momento così difficile, è stato così bello”

Sull’amicizia con Alex Meret:

“Stare con Alex è una bella opportunità. La scuola friulana ha dato i suoi frutti e per noi è un orgoglio perché significa che chi ci ha allenato era molto valido. Il fatto di essere cresciuti insieme e ritrovarsi da grandi è una cosa bella. L’impatto è stato positivo, il gruppo è unito e positivo. C’è voglia di fare bene. Non è scontato quando si hanno obiettivi così importanti, essere in un gruppo sano in cui si lavora bene è un ottimo punto di partenza”

Sul rapporto con i tifosi:

“Abbiamo avuto una dimostrazione d’affetto dai tifosi, il cammino è ancora lungo, vogliamo continuare a lottare fino in fondo”

Sulla bellezza di questo lavoro:

“Viaggiare, scoprire cose nuove, adattarsi a situazioni diverse è il bello di questo lavoro. Scoprire quello che ci circonda ci aiuta”

I sogni da calciatore e da uomo:

“Il sogno è migliorarmi sempre e andare via ogni giorno dal campo consapevole di aver fatto qualcosa in più che mi arricchisca a livello tecnico. Come uomo, al di fuori del calcio, il sogno è di essere felice e circondarmi di persone che mi rendono felice”

Poi la battuta sulle parole napoletane che ha imparato in queste prime settimane:

“La parola napoletana che mi piace è cazzimma, perchè credo che senza è impossibile raggiungere traguardi”

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