SALVEZZA TRA PRESENTE E PASSATO. “Il Como ha speso tanto e vuole mettere le cose in chiaro, ma non è mai facile per una neopromossa. Il Lecce sta facendo un ottimo campionato, speriamo che continui così, dietro va data un’occhiata, c’è bagarre e ci sono pochi punti. Guardare avanti? Zeman non sarebbe d’accordo? Meno male che guardammo dietro invece”.
LECCE-BOLOGNA 0-0. “Mantenere la porta inviolata dà consapevolezza e fiducia. Il Bologna? Italiano ha un credo importante come Giampaolo, avanti volevano dare seguito al passaggio di turno in Coppa Italia, ma il Lecce con Giampaolo ha cambiato marcia. Il modulo che ha scelto è ideale per questa squadra. Baschirotto quest’anno si sta dimensionando. Sta dimostrando di essere un ottimo giocatore, un punto di riferimento importante. Krstovic? È un ottimo attaccante, ricorda un po’ Vucinic, anche se Mirko è un’altra categoria. Potrà essere un uomo mercato. Riceverà offerte importanti. Corvino ha fatto un affare”.
MAESTRO. “Zeman è stato un allenatore particolare, la carriera la conosciamo tutti. Fu un anno intenso e difficile, portò cose belle nonostante le cose polemiche, rimane il ricordo di un grande allenatore”.
STOVINI OGGI. “Mi piacerebbe rientrare nel calcio, mi sono trasferito a Lecce con la mia fidanzata, spero di trovare qualcosa di interessante in qualsiasi ruolo. Ho fatto l’allenatore a livello dilettantistico, ma non mi ci rivedo molto. Preferirei qualcosa di dirigenziale. Spero di incontrare Corvino nei prossimi giorni”.
EMOZIONI. “Ho vissuto 5 anni importanti, il Lecce rimane nel cuore, è stato la squadra in cui ho giocato di più. Juventus-Lecce 3-4 fu una giornata epica, raggiungemmo una salvezza incredibile dopo esser dati per spacciati alla fine del girone d’andata. Se il campionato fosse durato di più saremmo arrivati in Europa. Gli attaccanti di ieri e oggi? Attualmente il livello è diverso, c’è disparità coi miei tempi, è impressionante ad occhio. Ai miei tempi però erano molto più bravi. I tifosi del Lecce? Meglio di così è impossibile”.
VIOLA E CORVINO. “La Fiorentina è stata sempre la mia fede, la tiferò fino alla morte. Pongracic? Si sta riprendendo bene, era partito male vuoi poi per un modulo che Palladino ha cambiato. Ora sta dimostrando quello che è. Corvino? È un fenomeno, basta vedere l’operazione Dorgu, ma la storia parla per il direttore, c’è poco da spiegare. È circondato da ottimi collaboratori, ma credo le decisioni le prenda lui con la società”.
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