Giampaolo: “Il Bologna? Peggio che sfidare l’Inter”

INFERMERIA VUOTA: “Stiamo piano piano recuperando tutti. Qualcuno ha fatto qualcosa, qualcuno è in differenziato. Il fatto che mettano i piedi in campo è importante. Ora puntiamo a far recuperare la condizione per poter tornare in campo e ritrovare la massima atletizzazione. Stiamo meglio».

FORMAZIONE. “Squadra che vince non si cambia? Non è sempre così perché la settimana è fatta di tanti elementi. In questi giorni mi sono maturati alcuni dubbi in più, perché comincio a fare delle valutazioni diverse. In qualche ruolo ho qualche  pensiero in più e di questo sono contento, perché i calciatori crescono e la condizione migliora. Questo mi permette di avere due calciatori forti nello stesso ruolo e questo mi permette di non abbassare il livello a gara in corso”.

IL BOLOGNA. “Sono forti, ho visto diverse partite, anche l’ultima. Hanno acquisito una consapevolezza che qualche anno fa non aveva. Giocare certe competizioni migliora il livello di gioco. E’ una squadra completa, con delle individualità e poi c’è il gioco di Italiano che ci ha messo del suo. Quest’anno hanno peso solo tre volte. Partita difficilissima. Noi sappiamo che è così e per arrivare infondo a questo partita dobbiamo dare tutto”.

I NUOVI. “Sono arrivati dei ragazzi con grande entusiasmo. I profili sono diversi, qualcuno ha più gamba, qualcuno no ma lascia intravedere grande potenzialità. Sono state delle operazioni in linea con quelle che sono le idee del Lecce. Oggi ci permettono di alzare il livello degli allenamenti e migliorano anche i calciatori. Poi ci daranno una mano nel tempo imparerete a conoscerli, per il momento questo privilegio è solo mio, presto lo avranno anche i nostri tifosi. Ndri? Ci aiuterà a far bene, ma in quel ruolo ho Pierotti che sta facendo benissimo, non ci facciamo attrarre dalla novità. Dobbiamo essere equilibrati in tutto”.

HELGASON. “Io quando sono arrivato non conoscevo tutti i giocatori. Ad un certo punto l’occhio mi è saltato su di lui e mi hanno detto che era fuori lista. Dopo è successo che si è fatto male Banda e quindi il direttore mi ha detto che ci sarebbe stata la possibilità di reinserire Helgason. Quando mi hanno detto che era fuori lista ci sono rimasto male. Sono contento per lui perché è un ragazzo sereno con i piedi per terra. E’ un ragazzo di qualità. Sono contento di avere un giocatore in più”.

KARLSSON/MORENTE. “Quando io ho dei dubbi è positivo. Giochi uno o giochi l’altro sono sicuro. Il dubbio è chi far partire dall’inizio. Morente fino ad oggi ha fatto un torneo della madonna e Karlsson a Parma ha fatto benissimo. Sono contento di avere tutti e due, sono due giocatori che hanno caratteristiche differenti, ma entrambe mi garantiscono la prestazione”.

CHIAVI TATTICHE. “La chiave? Il Bologna è aggressivo, ha un ottimo possesso palla, gioca sereno perché sa quello che deve fare. La difficoltà oggi è la carature del Bologna, che lotta per i primi quattro posti e che ha vinto a Bergamo, che ha dei valori straordinari in tutte le aree. Noi dobbiamo fare il Lecce, abbiamo bisogno del nostro pubblico, perché questo in casa è determinante perché l’alchimia che si può creare ti può portare a fare risultati straordinari. E’ più difficile questa che quella contro l’Inter”.

PIEROTTI. “Quando sono arrivato pensavo di farlo giocare a sinistra e una partita a Venezia l’ho fatto giocare… disastroso, ma sono stato io a sbagliare. Lui a sinistra non può giocare per postura e ho capito che lui aveva bisogno della banda a destra, per quelle che erano state le sue esperienze. Poi non ci ho messo nulla, ci ha messo tutto lui. Ha ancora margini sul piano tattico, su come mettersi in campo e poi ha una forza straripante, oltre ad una buona tecnica che sta migliorando ultimamente. Ha margine ed è giovane, deve migliorare ancora”.

BERISHA. “Lui Ramadani ed Helgason? Si idealmente possono farlo, non è detto che accada domani”.

IL VAR. “Io del VAR penso che è il più grande elemento di giustizia che il calcio ha adottato negli ultimi anni. Ci siamo dimenticati le partite perse per un mezzo fallo o per un fuorigioco. Prima i risultati erano bugiardissimi, non tutti ma molti. Oggi la tecnologia ci aiuta. Si potrebbe migliorare il fallo di mano leggero e gratuito non piace. Così come non mi piace il guardalinee che alza la bandierina troppo tardi. Poi il VAR in senso assoluto rappresenta il miglior elemento di garanzia. Io ho perso tante partite che con il VAR non avrei perso”.

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