De Canio si lascia trasportare dai ricordi, celebrando il gol di Nikola Krstovic ma esaltando ancora di più quello di Javier Chevanton, siglato proprio a Parma quattordici anni fa. «Olivera fece un lancio che sembrava irraggiungibile, ma Cheva con un guizzo incredibile trovò il palo opposto da un angolo impossibile» racconta il tecnico. «Un gol straordinario, insuperabile per sensibilità e istinto. Non me ne voglia Krstovic, che sta facendo molto bene, ma quel momento resterà scolpito nella mia memoria».
L’ex allenatore del Lecce riconosce però il valore dell’attaccante montenegrino e applaude la scelta della società di trattenerlo: «Krstovic ha un grande futuro. Il Lecce ha fatto benissimo a non cederlo, è in piena fase di maturazione e ha la fortuna di avere un maestro come Giampaolo, un allenatore capace di valorizzare al massimo ogni giocatore».
Un Lecce in crescita e un Bologna da temere
Guardando alla sfida contro il Bologna, De Canio avvisa sulle insidie che attendono i salentini: «Il Bologna di Italiano è una squadra solida, con grande equilibrio tattico e forza atletica. Ha giocatori di spessore come Castro, che in Argentina chiamano ‘Lautarito’. Sarà una partita spettacolare».
L’ex tecnico elogia anche il mercato giallorosso: «La squadra è più ricca e coperta in ogni ruolo. La cessione di Dorgu al Manchester United dimostra l’abilità della società, ma gli acquisti fatti garantiscono qualità. Il recupero di Banda sarà una risorsa fondamentale per l’attacco, mentre il ritorno di Berisha lascia ben sperare».
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