Daniele Cacia si è espresso così alla Gazzetta del Mezzogiorno sulla partita di domani: “Mi aspetto un confronto frizzante. Le due compagini sono in grado di proporre un match ricco di spunti interessanti, una gara dall’esito per nulla scontato. Il Bologna è reduce dalla qualificazione alla semifinale di Coppa Italia, un risultato che mancava da 26 anni, per di più ottenuto sul campo dell’Atalanta. Gli emiliani sono in grande spolvero. Il Lecce viene dal colpaccio di Parma, messo a segno con grande merito, esprimendo un buon calcio, soffrendo quando c’è stato da farlo e colpendo al momento propizio. Anche i salentini, pertanto, hanno il morale molto alto e sono in palla”.
E poi: “Gli ospiti sognano di approdare in Champions per il secondo anno di fila e per farlo devono mettere fieno in casina. Qualcuno ipotizzava che l’addio di Thiago Motta avrebbe creato dei problemi ed invece Vincenzo Italiano, che sino ad oggi, da quando allena, ha sempre fatto bene, è stato bravissimo a dare ai felsinei la sua impronta. Domani, i rossoblù tenteranno di “fare” la partita. I padroni di casa, però, hanno una precisa identità e sono certo che non saranno rinunciatari. Tenteranno di fare male con le proprie armi. Marco Giampaolo, che è un signor tecnico, frenato da alcune vicissitudini negative nel momento in cui era in ascesa esponenziale, è tutto tranne che un difensivista. Ecco perché penso che l’incontro sarà divertente”.
Successivamente, le altre considerazioni sul Lecce: “Per i giallorossi è scontato indicare Nikola Krstovic. Il montenegrino è forte, conclude abilmente sia di piede che di testa, vede la porta, sta crescendo ed il credo calcistico di Giampaolo lo sta aiutando a dare il meglio. Con maggiore freddezza sotto porta segnerebbe più gol e prima o poi lo farà perché è un ragazzo che vuole arrivare. La difesa del Lecce dovrà stare attenta alla manovra del Bologna. Senza Odgaard, Dominguez e Ndoye oltre Castro, ormai abituatosi in A, saranno grandi insidie”.
Infine, sulla lotta salvezza: “La bagarre è avvincente. Già da alcune stagioni i team coinvolti nella corsa-permanenza sono almeno sette o otto. L’unica squadra che mi sembra in netta difficoltà è quella brianzola. Non tanto perché è in coda ed è staccata, ma soprattutto perché non riesce a fare risultato, stenta a reagire. I biancorossi sono in affanno dall’inizio del torneo. Il Venezia, penultimo, non mollerà facilmente in quanto esprime un buon calcio”.
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