Casarin: “Oggi guardo l’Atalanta, mi diverte”

Intervistato a doppia pagina da La Gazzetta dello Sport, Paolo Casarin, noto ex arbitro e designatore, ha parlato di come vive oggi il calcio e della sua vita, con tanti interessi anche fuori dal pallone ed un interessante lavoro in giro per il mondo per Eni, avuto per anni.

Il rapporto con la Dea – In televisione, sottolinea, ama guardare: “l‘Atalanta. Mi diverte molto, Gasperini l’ho arbitrato: era un gran rompiscatole, oggi è un magnifico allenatore”.

Tra le altre cose, Casarin ha raccontato, al taccuino di Andrea Di Caro, di aver girato ben 106 Paesi al mondo per lavoro e di aver avuto poche soddisfazioni economiche dall’attività di direttore di gara: “Non potevo permettermi di lasciare il lavoro: ero figlio di un operaio e con l’arbitraggio non si guadagnava nulla. Nel 1988 ho fatto la mia ultima partita (in Italia, ndr): Juventus-Fiorentina. Il rimborso spese prevedeva solo viaggio, vitto e albergo”.

Gli inizi – “Oderzo-San Donà di Piave tra i ragazzini, nel 1958. Avevo 18 anni: non ero bravo a calcio e scelsi l’arbitraggio come occasione per stare assieme agli altri. L’esordio in Serie A fu Bologna-Torino, l’emozione più grande di tutta la mia carriera”.

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